Nuova ricerca Facebook!

Nuova ricerca Facebook!

Nasce il motore di ricerca interno del più popolare sito di social network. Zuckerberg frena: nessuna sfida a Google, Graph Search è un’altra cosa.

Arriva il motore di ricerca di Facebook. Il funzionamento è lo stesso di Google, ma cambia il contenitore all’interno del quale trovare la informazioni. 

Non più nel mare indistinto del web, ma fra i post pubblicati sul più popolare del siti si social network. Il ragionamento è semplice: il parere fornito dagli amici su un prodotto o un vacanza, con tanto di nome, cognome e volto, vale più di una recensione anonima. Per ora sono 4 le aree principali di intervento: persone, foto, luoghi e interessi. Graph Search incrocia tra loro i dati dei milioni di utenti e si pone come un’alternativa familiare nell’ambito del web, quasi una sfida al colosso di Mountain View.

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E se non ci sono riposte da proporre agli utenti? In questo caso interviene Bing di Microsoft, con cui è strettamente intrecciato. Ma attenzione, fanno presente i promotori, questo non è un web search: “Sono due cose molto diverse”.

La conferenza stampa di Marck Zuckerberg era molto attesa. Non solo per l’enigmatico invito rivolto ai giornalisti (“venite a vedere cosa stiamo costruendo”), ma soprattutto per scoprire quale sarebbe stata la risposta della multinazionale di Palo Alto alla luce del variabile andamento della società in Borsa. L’annuncio di Graph Search, destinato a portare nuovi introiti nelle casse di Facebook, non ha sconvolto positivamente il mercato e il titolo ha ceduto il 2,48%.

Per il New York Times si tratta di un buon modo per crescere in termini pubblicitari. Chiarisce il numero uno di Palo Alto: “La cosa che fa la differenza sono i filtri”. Graph Search “è pensato per rispondere a domande specifiche e ricevere risposte” per esempio conoscere “che locali frequentano gli amici”.

A detta di Zuckerberg, questo è “un modo completamente nuovo per ottenere informazioni su Facebook”. E se la versione beta è disponibile sin da subito per una fascia selezionata di utenti, a breve la release definitiva sarà implementata nelle pagine personali di tutti gli iscritti a Facebook.

Di più, in programma anche una versione mobile. Fa infine presente Ale Agostini, amministratore di Bruce Clay Europe: “Nei mesi scorsi abbiamo osservato che il software di Facebook (Bot-shares) ha iniziato a raccogliere una straordinaria quantità di informazioni dai siti che scandaglia, in alcuni casi anche più di Google”.

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