Come avrai potuto apprendere da qualche giorno, Facebook ha lanciato un nuovo algoritmo che porta la visibilità organica delle pagine a diminuire nuovamente.
Facebook, infatti, nasce come social media e quindi predilige i contatti tra i profili collegati, riconosciuti come amici.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia realmente con questo nuovo aggiornamento.
Quali post vengono mostrati in bacheca?
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Nella propria bacheca, prima era possibile trovare post con molte interazioni, ossia per cui sono stati effettuati molti like, commenti e condivisioni. Con questo aggiornamento, l’algoritmo favorisce i post che spingono gli utenti a far nascere una conversazione spontanea. In realtà, la priorità di un social è proprio quella di far interagire le persone tra di loro ed è quindi logico che vengano mostrati più di sovente quei contenuti che danno modo agli utenti di comunicare tra loro.
Come cambia la visibilità organica delle pagine?
Come avviene a seguito di ogni aggiornamento su Facebook, la visibilità organica delle pagine continua a diminuire. Ricordiamo che Facebook non è un’associazione benefica e se le aziende hanno intenzione di aumentare la loro visibilità utilizzando questa piattaforma, possono farlo utilizzando l’advertising. Ciò non toglie che i contenuti organici che vengono prodotti devono essere interessanti e coinvolgenti per i lettori; solo in questo modo la visibilità organica può evitare di diminuire ulteriormente.
Come usare i video per generare interazioni?
Se già prima sapevamo che i video generavano una buonissima percentuale di interazione da parte degli utenti, ora ne abbiamo la conferma. In particolare, veniamo a conoscenza che le dirette video generano interazioni fino a sei volte in più rispetto ai video programmati.
Queste sono le principali novità dell’aggiornamento annunciato da Facebook. Ma prima di farsi prendere dal panico, è obbligatorio farsi una domanda:
Per la nostra attività, la pagina Facebook è utile? Può diventarlo integrando le sponsorizzazioni?
Se la risposta ad almeno una di queste due domande è sì, allora vi suggeriamo di leggere tra le righe dell’aggiornamento. La strada da intraprendere per non venire penalizzati dal nuovo algoritmo è proprio lì davanti a noi.
Dobbiamo solo impegnarci a percorrerla, studiando a fondo il nostro target e cercando di capire cosa vuole davvero!