La link building è una tecnica che fa parte del mondo della SEO; consiste nel ricercare link di altri siti autorevoli e attinenti e inserirli nel proprio sito web o articolo.
Ma cosa significa che la link building è morta? Dobbiamo iniziare veramente a preoccuparci? Scendiamo nei dettagli e capiamo qualcosa in più.
Link building senza link
Contenuti
Il titolo provocatorio che abbiamo scritto si riferisce alla capacità dei motori di ricerca, in particolare di Google, di bypassare tranquillamente la link building intesa in senso classico (il puro l’inserimento di link). In che modo? Tramite le menzioni.
Ad oggi, l’evoluzione è diventata tale da far capire al motore di ricerca che si sta parlando di un determinato brand o prodotto/servizio solo menzionandolo. Di conseguenza, diventa poco rilevante l’aggiunta di un link per rafforzare la propria opinione, anche se ad oggi era fondamentale per essere notati da Big G.
La menzione come collegamento tra siti
Grazie al naturale progresso che avviene anche in campo SEO, la link building non muore ma si evolve nel concetto di mention.
Questo risolve una serie di svariati problemi e dubbi per cui non sempre si è riusciti a dare una risposta definitiva, come:
1. La valutazione del link in entrata: quante volte abbiamo rischiato di approvare link che sarebbero potuti risultare come penalizzati per Google?
2. Il contatto con autori che menzionano il nostro brand ma non inseriscono il link che rimanda al nostro sito.
3. L’utilizzo dubbio dei social media: ma questi social servono o non servono per la SEO? A maggior ragione, grazie a questo aggiornamenti, implementare una strategia social menzionando e facendosi menzionare, aiuterà ancora di più il proprio posizionamento sui motori di ricerca e in generale nella mente delle persone.
Per concludere, la link building intesa come il mero inserimento di link andrà lentamente a morire, ma verrà sostituita dalle menzioni, ossia una link building… senza link!